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Recensione: "Dark seduction"


Dark seduction (Masters of Time #1)

Brenda Joyce


Valutazione: 2.5/5

Trama: La notte prima di partire per la Scozia Claire, giovane proprietaria di una libreria antiquaria, viene tramortita da una donna dai capelli rossi di nome Sybilla che irrompe nel negozio in cerca di una misteriosa pagina scomparsa da un antichissimo testo celtico. Quando si riprende, si trova davanti un Highlander, anche lui alla ricerca della stessa pagina del libro sacro. L’uomo è Malcolm di Dunroch, un possente guerriero che discende dagli antichi dei Celti, e per proteggere Claire decide di portarla con sé nel passato. Ma la passione che divampa incontenibile tra loro potrebbe rivelarsi fatale per entrambi...

 

Recensione:

Ragazzi. Che. Trama.

Ultimamente la mia passione per i paranormal romance ha raggiunto il suo apice, devo ammetterlo, ma di solito il mio amore per il libro singolo, nasce e si sviluppa a partire dalla lettura del testo.

Non della sinossi.

In questo caso, invece, le cose sono andate diversamente.

Quando ho scoperto che la protagonista della storia, una studiosa del nostro tempo che ha passato la vita a gestire una libreria, sarebbe stata coinvolta in una guerra leggendaria e, che sarebbe stata letteralmente catapultata nella Scozia medievale -a causa di un guerriero intendo a difenderla dai loro nemici comuni- credo di aver sentito i miei occhi prendere la forma di due cuoricini pulsanti.

Insomma, è come se l'autrice avesse preso tutto ciò che mi piace leggere, e l'avesse unito per creare una trama avvincente e un po' fuori dalle righe.

Come potrete immaginare, non ho impiegato nemmeno due secondi per decidere che Dark seduction, doveva essere la mia prossima lettura.

E detto fatto; cinque minuti dopo stavo già divorando le prime pagine in preda ad una sensazione di... delusione.

L'autrice narra in terza persona i due punti di vista dei protagonisti, come piace a me. Le descrizioni sono dettagliate e, sin dal primo capitolo, è chiaro che l'avventura regnerà sovrana.

Ma, MA, qualcosa non mi ha convinta.

Per quanto fossi interessata alla storia, infatti, non sono proprio riuscita ad appassionarmi con sincerità alle vicende narrate. La scrittura dell'autrice è sicuramente curata, ma non mi ha trasmesso molto.

Sono rimasta delusa soprattutto dalla relazione dei due protagonisti (la parte che in teoria avrebbe dovuto entusiasmarmi di più): i loro pensieri, il loro carattere e modo di fare era esattamente come me l'aspettavo.

E anche se questo non mi avrebbe pesato più di tanto in altri casi, quì mi ha fatta impazzire. Il fatto è che ogni volta che Malcolm pensa a Clare, o viceversa, non sembra di leggere qualcosa di vero ma anzi, frasi, passaggi e riflessioni copiaincollati da mille altri romanzi dello stesso genere.

Io ho sempre pensato che i cliché siano tali per un motivo (piacciono), che se vengono presentati bene, inseriti in un contesto ben curato, possano persino dare valore al libro, su un piano emotivo.

Ma quando ci si ritrova a leggere cose già affrontate, con una sola senzazione di noia e fastidio nella pancia, è evidente che qualcosa non va.

Forse ho letto questo romanzo nel momento sbagliato, forse si tratta di un gusto personale, ma non posso promuovere questo libro.

Per me è decisamente un NO.

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