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Recensione: "La prigioniera dei Krinar" di Anna Zaires


La prigioniera dei Krinar

Anna Zaires


Valutazione: 4/5

Trama: Emily Ross non si sarebbe mai aspettata di sopravvivere alla caduta mortale nella giungla della Costa Rica, e sicuramente non avrebbe mai pensato di svegliarsi in un'abitazione stranamente futuristica, tenuta prigioniera dall'uomo più bello che avesse mai visto. Un uomo che sembra più che umano... Zaron è sulla Terra per facilitare l'invasione dei Krinar - e per dimenticare la terribile tragedia che gli ha sconvolto la vita. Eppure, quando trova il corpo distrutto di una ragazza umana, tutto cambia. Per la prima volta dopo anni, prova qualcosa di più della rabbia e del dolore, ed Emily ne è la ragione. Lasciarla andare comprometterebbe la sua missione, ma tenerla con sé potrebbe distruggerlo nuovamente.

 

Recensione:

Ho letto un estratto de La prigioniera dei Krinar, di Anna Zaires, ormai diverse settimane fa e devo dire che i primi capitoli del romanzo mi avevano immediatamente coinvolta nella narrazione. Mi ero ripromessa di leggerlo interamente il prima possibile, ma la Jennifer-Armentrout-Mania, devo ammetterlo, mi ha distratta. È stato solo un giorno e mezzo fa (perché si, questo libro si vola via) che, ritrovandomi senza nuove letture, mi sono ricordata della storia di Emily e del suo tenebroso e particolare salvatore/rapitore. 

Quando ho ricominciato la lettura de La prigioniera dei Krinar ero già consapevole dello stile semplice e scorrevole dell'autrice, della trama leggera e costruita su un mix di fantasie fantascientifiche e romantiche, ma, anche dopo la lettura della breve anteprima, non ero riuscita ad afferrare fino in fondo il suo potenziale. I personaggi, per esempio, che all’inizio non mi sono sembrati particolarmente profondi o caratterizzati, piano piano si svelano attraverso il loro passato doloroso, che allo stesso tempo li accomuna e li spinge ad allontanarsi. Non posso dire che le loro caratteristiche fisiche, caratteriali e sociali si distinguano molto da quelle di molti altri protagonisti di paranormal romance, ma sicuramente l'autrice è stata in grado di non far pesare le somiglianze e, soprattutto, di far affezionare il lettore.

In più, sono stata molto grata ad Anna Zaires per aver deciso di non ridurre l’evoluzione della storia d’amore e in generale della vicenda narrata, alle due settimane di prigionia che la protagonista, Emily, subisce dopo essere stata salvata da una morte sicura da un Krinar, esponente di una razza aliena che è in procinto di rivelarsi agli esseri umani. Sebbene la prima parte della narrazione sia concentrata in questo periodo di tempo e faccia riferimento solo alla casa in cui convivono i due protagonisti, infatti, dalla seconda metà del romanzo in poi abbiamo anche la possibilità di seguire le conseguenze che l’arrivo degli alieni ha provocato a New York (in particolare) e in tutto il mondo. E, infine, mi ha fatto molto piacere constatare che la protagonista sia senza ombra di dubbio una donna forte. Subisce il fascino del suo rapitore, ma cerca di rimanere lucida, prova a scappare, a trovare una soluzione per la situazione in qui si è ritrovata, vuole conoscere le tendenze di questa strana razza anche nelle sue sfumature più oscure, e anche quando i sentimenti stanno prendendo il sopravvento resiste, e agisce dando retta al cervello. Insomma, in poche parole, non ci troviamo di fronte alla solita protagonista insicura che si fa guidare solo dagli ormoni.

In conclusione, quello di Anna Zaires è un libro decisamente piacevole e frizzante che, anche con toni leggeri, riesce a descrivere un universo interessante e ben pensato, e non vedo l’ora di affrontare un’altra storia nata dalla sua penna.

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