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Recensione: "Obsession" di Jennifer Armentrout

Aggiornamento: 11 ago 2018


Obsession

Jennifer Armentrout


Valutazione: 3,5/5

Trama: Serena Cross aveva accolto con scetticismo il racconto della sua migliore amica, convinta che il figlio di un potente senatore fosse coinvolto in un incredibile complotto. Ma, dopo avere assistito con i propri occhi all'omicidio dell'amica, Serena non può più dubitare: è lei stessa in pericolo. Così accetta suo malgrado la guardia del corpo che il Dipartimento della Difesa le assegna perché vegli sulla sua sicurezza: Hunter. Arrogante, prepotente, eppure terribilmente affascinante... Ma se lui conosce a memoria il dossier di Serena, lei ignora tutto del suo protettore. Soprattutto il fatto che il più grande pericolo per lei potrebbe essere proprio Hunter.

 

Recensione:

Subito dopo aver concluso The protector, impaziente come non mi capitava da tempo di prendere in mano un altro romanzo e buttarmici a capofitto, sono andata alla ricerca di qualcosa di altrettanto leggero e appassionante; sentivo il bisogno di una storia d’amore tormentata, e un po’ per caso mi sono imbattuta nel nome di Jennifer L. Armentrout, autrice tanto amata quanto criticata che, tra le tante, mi ha fatto compagnia durante gli impegnativi anni del liceo. Non si tratta di una delle mie scrittrici preferite, ma ne avevo un ricordo abbastanza piacevole e quando ho scoperto che aveva scritto anche un libro per adulti, non ci ho pensato due volte e mi sono immersa nella lettura. Obsession è un romanzo che si inserisce nell’universo narrativo della saga Lux, nonché la più famosa scritta dell’autrice e, anche se solitamente non amo leggere gli spin off, in questo caso mi sono ritrovata a scorrere le pagine con una concentrazione alienante, che mi ha distratta da qualsiasi altra cosa. 

La protagonista della vicenda, Serena, è umana ed è anche un po’ sfortunata. La sua migliore amica, infatti, è venuta a conoscenza dell’esistenza di una razza aliena che, a quanto pare, abita sulla terra da molto tempo. E nel momento in cui anche Serena viene messa di fronte a questa realtà, prima attraverso le parole confuse dell'amica e poi a causa della sua morte, diventa un bersaglio.

Per proteggerla, il governo ingaggia Hunter, un alieno a tratti minaccioso ma irresistibile.

A livello di trama, direi che si tratta di un romanzo senza infamia e senza lode. Mi ha fatto passare qualche ora piacevole, complice la scrittura scorrevole e senza pretese. Forse avrei preferito una descrizione psicologica più approfondita dei personaggi, come quella che ho trovato in The protector, ma in realtà non me l’aspettavo. Si tratta chiaramente di un romanzo scritto con l’intento di approfondire il mondo che l’autrice ha delineato nella saga principale, permettendo anche a lettrici più mature di godersi questo universo fantastico; non è il primo capitolo di una nuova saga, e non si può parlare nemmeno di un libro autonomo ed autoconclusivo a tutti gli effetti. È un tassello che ha dato spessore e profondità al mosaico. E in quanto tale non credo che l’autrice avesse davvero l’intenzione di creare personaggi a tutto tondo. Questa consapevolezza, ovviamente non toglie il fatto che alcuni passaggi ed elementi mi abbiano fatto storcere il naso (una delle cose che più mi ha dato fastidio, per esempio, è stata la superficialità con la quale è stata elaborata la morte della migliore amica della protagonista dalla stessa. Un evento che viene nominato innumerevoli volte ma che non sembra sortire effetti concreti su Serena), ma almeno sono riuscita a digerire il tutto più facilmente.

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