The protector
Jodi Ellen Malpas
Valutazione: 4/5
Trama: La gente pensa di sapere davvero chi sia Camille Logan: una giovane figlia di papà, bella, viziata e con un conto in banca che le permette di fare la vita che vuole. Ma Camille ha deciso di liberarsi per sempre dai legami familiari e di cavarsela da sola. All'inizio commette parecchi errori, ma dopo aver passato un lungo periodo di sofferenze, finalmente sembra essere riuscita a conquistare indipendenza e felicità. Proprio quando tutto sembra andare come aveva sempre desiderato, però, le conseguenze di alcuni rapporti d'affari intrattenuti da suo padre con persone senza scrupoli minacciano seriamente la sua serenità. Camille, in bilico tra risentimento e paura, deve anche stare in guardia dalle contromisure che il padre vuole adottare per difenderla. Ma nulla le servirà per proteggersi dai sentimenti burrascosi che le suscita l'ex cecchino pagato per sorvegliarla...
Recensione:
Per quanto sia vero che spesso d'estate si ha più tempo disponibile da dedicare alla lettura, è altrettanto certo che il caldo soffocante degli ultmi giorni ha contribuito a togliermi quasi ogni energia.
Per non parlare della concentrazione!
Ho sempre trascorso l'estate con il naso tra le pagine di un classico eccessivamente impegnativo per i ritmi invernali ma, quest'anno, mi ritrovo a fare tutto il contrario.
Con un paio di esami universitari a settebre che mi aspettano e un lavoro stagionale, mi sono sorpresa a desiderare libri, serie tv, e film meno impegnativi, capaci di farmi emozionare senza sforzo.
E cosa c'è di meglio in questi casi, di un buon vecchio romanzo rosa?
Niente, appunto.
Qualche giorno fa, girovagando sugli store online che tanto amo, mi sono imbattuta in Jodi Ellen Malpas, autrice amata e conosciuta soprattutto per la trilogia erotica "This man trilogy", oltre che per l'autoconclusivo e sconvolgente "Proibito". Ovviamente è stato facile fidarmi di nuovo di lei e buttarmi, senza troppi dubbi, su uno dei suoi ultimi romanzi ("The protector"), così come è stato automatico divorare ogni capitolo con sempre maggior bramosia per poi arrivare, poco meno di due giorni dall'inizio della lettura, all'ultima pagina.
La trama, diciamocelo pure, non è delle più elaborate e originali: dopo una veloce scorsa alla sinossi non è difficile immaginarsi il solito, stereotipato, protagonista maschile sempre pronto all'azione, allenato, sveglio e spesso anche apparentemente freddo e controllato, e la classica protagonista femminile (Camille Logan) delicata e bisognosa -suo malgrado- di protezione. Ma non fatevi ingannare: questo romanzo non vi farà alzare gli occhi al cielo, non vi annoierà con gli eccessivi cliché e, al contrario, se mi somigliate almeno un po', vi catturerà, facendovi innamorare.
Io stessa mi sono dovuta ricredere.
Ho iniziato la lettura con ben poche aspettative e una grande voglia di staccare il cervello per qualche ora, e mai avrei pensato di farmi coinvolgere così tanto dalla scrittura esperta dell'autrice e dalle vicende, rivelatesi tutt'altro che banali o noiose dei due protagonisti (che tra parentesi -appunto- ho presto imparato ad amare).
Camille viene inizialmente presentata -attraverso gli occhi del protagonista maschile- come una donna ricca e superficiale, ma nel momento esatto nel quale finalmente la "incontriamo" l'idea che il lettore si è fatto di lei, viene ribaltata.
E' ricca? Certo.
Ha avuto una vita facile? E' superificiale e insonsistente? Tutto il contrario.
Camille si rivelerà essere una donna forte, indipendente oltre che intelligente, per quanto nata sotto ad una campana di vetro; il suo è un passato tormentato, disseminato di sbagli, e anche se sarebbe facile per lei ricadere in certe cattive abitudini, è determinata a migliorarsi, ad emanciparsi.
Allo stesso modo il protagonista maschile riesce, sotto lo sguardo attento del lettore, a superare il suo passato doloroso e a riscoprire quell’umanità che tanto aveva temuto e allontanato.
Sinceramente, non mi sarei mai aspettata di trovare proprio tra le pagine di The protector le emozioni che da qualche mese a questa parte ho cercato disperatamente, ma così è stato; affrontando dopo diversi anni la scrittura dell'autrice, poi, ho riscoperto la sua capacità di trascinare con prepotenza il lettore nella storia e, in questo caso, in quella Londra piena di moda, feste, insidie e pericoli, che fa da sfondo alla vicenda.
La prima parte del romanzo si legge con voracità e crescente interesse; il lessico sempre leggero e la sintassi scorrevole aiutano a creare dipendenza. La seconda parte è stata altrettanto avvincente, vista la capacità dell’autrice di proteggere sotto un velo scuro alcuni importanti avvenimenti del passato, e quindi di incuriosire il lettore fino all’inverosimile, disseminando qua e là diversi indizi; l’unica parte del romanzo che non mi ha convinta pienamente è stata quella finale che, per quanto coerente con l’evoluzione degli eventi, mi è sembrata un po’ forzata e frettolosa.
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